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Liberazione Immobili Pignorati

L'art. 2740 cod. civ., in tema di responsabilità patrimoniale del debitore,prevede sostanzialmente che quando questi non adempia esattamente la prestazione oggetto dell'obbligazione, risponde del proprio inadempimento nei confronti del creditore con tutti i suoi beni presenti e futuri. Quando ad esempio un soggetto non paga un proprio debito pecuniario, incorre nel rischio che il proprio creditore, munitosi di titolo esecutivo (di un titolo cioè che conferisce il diritto di avviare l'azione esecutiva/espropriativa) sottoponga a pignoramento uno o più beni, mobili e/o immobili, di proprietà del debitore medesimo o di cui il debitore sia in altro modo titolare (ad esempio in virtù di usufrutto, uso o altro diritto reale minore). Fatta questa doverosa premessa, occorre ora dire che tra i tipi di pignoramento possibili, lo strumento del pignoramento “immobiliare” ha assunto in questi ultimi anni, caratterizzati da un'economia in forte flessione se non persino in piena recessione, dei volumi preoccupanti. L'incremento dell'espropriazione immobiliare si è registrato in particolare dagli anni 2004/5 in avanti, a seguito dell'aumento in Europa del costo del denaro che ha comportato un sensibile aumento delle rate del mutui originariamente stipulati da ignari cittadini a tasso indicizzato (ante 2005), quando il costo del denaro era ai minimi storici ed il mutuatario era ancora in grado di ripagare l'importo delle rate . A seguito dell'aumento dei tassi di interesse, che hanno in molti casi comportato un aumento delle rate anche di 300/350 euro mensili, infatti, la gran parte delle famiglie monoreddito e/o comunque con redditi medio bassi e figli a carico, non ha più avuto la forza economica di ripagare i propri debiti. La descritta situazione, che ha visto le banche italiane costrette a volturare a sofferenza moltissimi rapporti di mutuo con i propri clienti e, in ogni caso, a gestire una mole inaspettata di incagli, si è oltremodo aggravata nel 2007/2008, con l'avvento della seconda peggiore crisi economica globale,tristemente nota come “crisi del mercato subprime” o anche nota come “crisi Lehman Brothers” che ha avuto sensibili ripercussioni del settore bancario/finanziario europeo nel 2008, 2009 e 2010. Da ciò, è derivato un effetto negativo riflesso noto col nome di “credit crunch”, fenomeno in virtù del quale il sistema bancario, innanzi agli errori passati caratterizzati dell'estrema facilità con cui era stato concesso credito anche a soggetti non proprio meritevoli e solvibili (cd. prestiti “subprime”), reagisce con un eccessivo rigore nel concedere credito a quanti, imprese e/o persone fisiche, ne facciano richiesta, con l'effetto di bloccare gli investimenti e togliere liquidità al sistema delle piccole e medie imprese, alimentando così la crisi economica generale.

 

Per tali motivi, moltissime persone che avevano contratto mutui a tasso variabile per comprare la propria abitazione familiare, si sono trovati nella situazione per cui, da una parte, hanno visto crescere a dismisura le proprie rate di mutuo e, dall'altra, licenziati dalle imprese in crisi, hanno persino perso il proprio posto di lavoro, nella migliore delle ipotesi venendo collocati in cassa integrazione guadagni e/o mobilità lavorativa. Un mix, quello appena descritto, che ha alimentato la crisi dei prestiti ed il conseguente fenomeno dei pignoramenti immobiliari (degli appartamenti spesso comperati proprio con mutuo bancario) da parte delle banche creditrici.

 

In tale ottica, lo Studio Legale Chiaramonte, in questi anni, ha acquisito una notevole esperienza nella gestione di situazioni debitorie di questo tipo, assistendo numerose famiglie debitrici nelle trattative col sistema bancario e riuscendo a salvare le abitazioni dei propri assistiti al triste epilogo della vendita all'asta. L'esperienza maturata, ha rilevato come spesso i debitori pignorati e/o minacciati di pignoramento, pur avendo anche all'interno del proprio nucleo familiare, la possibilità di reperire risorse finanziarie da destinare al salvataggio dell'immobile staggito, subiscano ciononostante il pignoramento del tutto inermi, tentando poi di ricomprare il proprio appartamento all'asta attraverso terzi soggetti.

 

E questo avviene semplicemente per carenza di conoscenza tecnica ed adeguata assistenza legale, col rischio concreto di perdere l'immobile a causa dell'acquisto all'asta da parte un terzo soggetto, ovvero ancora di doverlo ripagare (tra prezzo, spese di aggiudicazione e costi della procedura esecutiva) più di quanto valga e, molto spesso, utilizzando risorse ben superiori a quanto necessitasse per raggiungere un accordo transattivo con la banca creditrice. Lo Studio Legale Chiaramonte, sviluppa invece delle strategie alternative alla vendita all'asta, interviene prima che questa avvenga, riunendo in un unico accordo creditori e debitori, con un notevole vantaggio economico per il debitore, che potrà salvare il proprio appartamento dall'asta ovvero, in caso di acquisto da parte di un terzo, conseguire un notevole vantaggio economico del tutto inaspettato. In sintesi, lo Studio Legale Chiaramonte, grazie all'esperienza maturata dal suo titolare, proporrà al debitore le seguenti alternative:

 

  1. accordo transattivo a saldo e stralcio con la banca procedente ed eventuale altri creditori intervenuti nel pignoramento;

     

  2. in caso di mancanza di denaro da destinare all'accordo transattivo, ricerca di un potenziale acquirente dell'appartamento pignorato e/o minacciato di pignoramento, con successivo pagamento dei debiti bancari e di altri creditori intervenuti, a saldo e stralcio, utilizzando come denaro da destinare all'accordo medesimo i soldi ricavabili dalla vendita dell'appartamento al potenziale acquirente; in parecchi casi, lo Studio Legale Chiaramonte è anche riuscito ad assicurare al debitore non soltanto il ripianamento dei propri debiti, ma anche di incassare dalla vendita/accordo somme non indifferenti.

 

Per ottenere informazioni in merito, è possibile contattare l'Avv. Antonino Chiaramonte ai recapiti presenti nell'apposita sezione del sito, fissando un appuntamento al fine di analizzare insieme le migliori soluzioni possibili.   

 
 

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